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giovedì 27 luglio 2017

Sono tornata a vivere.


Non è sempre facile. Anzi, non è per niente facile, ma bisogna tenere i denti stretti e andare avanti. 

L'altro giorno dalla dottoressa una signora anziana ha detto "da giovane ero magra, portavo una 44". Wow. Wow iniziò a pensare la ragazza che le era difianco, ~anche io portavo una 44 ma non è mai stata una TG magra, ma curvosa. E sai cosa? Per me ora è difficile portarla. A dire la verità non ci voglio più arrivare, ma so che con il tempo anche quello arriverà e, volere o non volere bisogna accettarlo. ~ Lei era una di quelle tante ragazze felici, sempre con il sorriso. Una di quelle che se né fregava di come girava il mondo attorno a sé. Lei voleva sempre uscire, divertirsi e fare cazzate, ma anche per lei quel giorno era arrivato. Stava diventando troppo perfetta, troppo seria, paura di uscire con gli amici o andare a casa di qualcuno. I suoi genitori si erano accorti che qualcosa non andava. Iniziarono ad indagare, tutto in casa stava diventando troppo strano. Dov'era finita quella ragazzina scherzosa, quella che  non smetteva mai di parlare? Dov'era? Bah neppure lei sapeva che fine aveva fatto, ma sapeva solo che lei non poteva più specchiarsi perché stava diventando un mostro e mai bella sarebbe stata ai suoi occhi. Ormai stava diventando impossibile viverci. Urlava per ogni minima cosa che le si diceva, piangeva in camera nel suo angolino senza dire nulla a nessuno, iniziava a tirarsi i pugni in pancia, dopo "mangiato" correva in camera metteva la tv a tutto volume e iniziava a fare tutto quello che l'avrebbe portata a eliminare le CAL del cibo assunto. Basta, così non si poteva andare avanti. Pure i professori intervenirono chiamando i genitori. Ma purtroppo la risposta era "non sappiamo più cosa fare, è seguita da dietista e psicologo, andiamo 3 giorni a settimana per farle fare anche i pasti seguiti, ma non sappiamo più dove mettere le mani, noi stiamo morendo". Veramente loro, anzi, la famiglia stava morendo. E per chi? Per cosa? Per lei? Eee si...; lei stava facendo morire tutti. Pure gli amici, più che dirle "sei magra" non potevano fare altro, anche perché non sai mai come poteva reagire. 

Ormai era arrivata a non ragionare più. Dopo tanta attività fisica, i sorrisi falsi fatti davanti agli altri per dire "va tutto bene", quei pianti versati di nascosto nella sua cameretta, la vita perfetta che si stava facendo, anche se sapeva che la "perfezione" non esisteva e dopo tutto quello che la malattia le stava imponendo ha detto BASTA È ORA DI FINIRLA. Così chiese ai suoi e ai dottori, che da tempo la stavano seguendo, di aver bisogno di rinforzi ancora più alti di quelli che aveva e ormai già da tempo pensato dai suoi cari, chiamarono un ricovero. Entrò nella casa del ricovero il 24/10/2016, dove iniziò il suo percorso di guarigione per 5 mesi e tra mille pianti per la voglia di tornare a casa ecc...il 27/03/2017 quando le dissero che poteva tornare a casa, iniziò a gioire. 

Ora lei ha trovato la libertà, la vita, ha capito quanto è brutta questa malattia e non è un capriccio o un vizio, ma è una forma di non accettarsi per come si è, e molte volte fa uscire il punto debole che per tanto tempo ha tenuto nascosto dentro. Questa ragazza sono io, una ragazza che ora sta bene, non mento se dico che a volte qualche crisi c'è, ma la voglia di vivere è ancora di più e così a denti stretti ci si rialza e si va sempre più avanti. Fanculo alla malattia e quelle persone che dicono che il "bello è il magro", perché ognuno è bello a modo proprio. Io ora sono tornata a fare tutto, ho potuto ritornare a studiare dopo le dimissioni completando la maturità con i miei compagni/amici, sono tornata a ballare, ma soprattutto sono tornata a VIVERE!!

Francesca Antoni

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